Per capire se un linfonodo sottomandibolare possa essere pericoloso o meno non c'è altra soluzione che quella di rivolgersi a un medico per sottoporsi a una visita accurata.
Essa deve tenere conto, in primo luogo, del quadro clinico del soggetto, attraverso una valutazione di eventuali alterazioni che si accompagnino all'ingrossamento del linfonodo e dei disturbi che il paziente potrebbe accusare.
Solo in questo modo è possibile giungere a una diagnosi corretta e appropriata: una origine infettiva del problema, per esempio, di solito comporta la presenza di segni di infezione di carattere generale o locale, ma anche della febbre.
Viceversa, se il quadro clinico mette in evidenza un dimagrimento, una febbricola e la tendenza a sudare di notte è probabile che si sia in presenza di una forma tumorale.
Quando bisogna andare dal medico?
Partendo dal presupposto che una visita medica è sempre indispensabile per fugare qualsiasi dubbio, essa deve essere svolta in tempi il più possibile rapidi nel caso in cui il linfonodo sottomandibolare provochi dolore, abbia una consistenza dura o non smetta di aumentare di volume, soprattutto se ciò avviene in pochi giorni.
Le cause del linfonodo sottomandibolare
Ma quali possono essere i motivi alla base di un linfonodo sottomandibolare? I tumori menzionati in precedenza rappresentano solo una delle tante opzioni, ed è per questo che non ci si deve preoccupare più del dovuto.
Le situazioni patologiche alla base dell'ingrossamento di un linfonodo in questa parte del corpo possono essere numerose, e non tutte così gravi: alcune sono decisamente banali, ma è solo l'esperienza di un medico che può indicare la diagnosi giusta e, di conseguenza, il trattamento che si rende necessario.
Le malattie infettive sono sicuramente le principali "indiziate", e possono essere di vari tipi: primitive o secondarie, profonde o superficiali, croniche o acute, sistemiche o distrettuali.
Perché compare il linfonodo sottomandibolare?
Il linfonodo sotto la mandibola può aumentare di volume per colpa di funghi, di batteri, di protozoi o di virus: ognuna di queste categorie di nemici del corpo umano può favorire una produzione più consistente dei macrofagi e dei linfociti, da cui deriva la linfoadenopatia.
Tra i virus, si ricordano gli adenovirus, che sono coinvolti specialmente quando i linfonodi sottomandibolari compaiono tra i bambini, e il virus della rosolia, ma anche quello che provoca la mononucleosi.
Per quel che riguarda i batteri, invece, è necessario prestare attenzione alla bartonella, che causa la malattia da graffio di gatto, ma anche agli streptococchi.
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